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"Portrait of Humanity" di Jimmy Nelson

Dal 19 ottobre al 5 novembre 2023 al Portrait Milano
Tutti i giorni, 8 am – 12 am
ingresso libero

In occasione della grande mostra di Palazzo Reale dedicata al maestro della fotografia internazionale, la Piazza del Quadrilatero di Portrait Milano si trasforma in una delle sale museali a cielo aperto più grandi del mondo.

Dal 19 ottobre al 5 novembre 2023 Portrait Milano accoglie l’arte di Jimmy Nelson, il celebre fotografo che da oltre trent’anni dedica la sua carriera alle culture indigene a rischio di estinzione. Contenuti inediti completano la retrospettiva dell’artista, già in scena a Palazzo Reale fino al 21 gennaio 2024.

Nella maestosa Piazza del Quadrilatero, la mostra Humanity si duplica in un progetto spin-off dal titolo “Portrait of Humanity”: 18 ritratti che raccontano altrettante incredibili storie di popoli e volti lontani, di vita, umanità e filantropia, ma anche la storia dell’artista stesso, che queste persone le ha incontrate, conosciute e vissute, prima di poterne cogliere le emozioni e l’essenza in uno scatto. Oltre le splendide sale di Palazzo Reale, le immagini trovano una seconda ambientazione a cielo aperto al Portrait Milano, luogo che porta proprio il nome di “ritratto” abbinato a quello della città che lo ospita, a cui vengono ora donate.

Le opere di Jimmy Nelson, divise in due serie, l’una di soggetti completamente in sintonia con la natura che li circonda e l’altra di primi piani, sono esposte sui lati della piazza corrispondenti ai due ingressi di Corso Venezia 11 e di Via Sant’Andrea 10 che rappresentano le due anime della città: rispettivamente quella dinamica e inclusiva che dalla periferia arriva dritta al centro e quella più raccolta e intima del Quadrilatero.

È la prima volta che queste immagini vengono stampate in dimensioni così importanti (6 metri di altezza per 2,5 metri di larghezza): le grandi finestre con le colonne cinquecentesche della Loggia dell’ex Seminario fanno da cornice, in un magnifico connubio di arte e storia. Qui si fa ancora più evidente la visione di Jimmy Nelson, secondo il quale scattare da una prospettiva bassa, simbolo di umiltà e adorazione implica mettersi ai piedi di qualcuno per poter stabilire la relazione e iniziare a nutrirla attraverso un’intimità che nasce soltanto dall’essere umani e vulnerabili.

Ma c’è un’altra prima volta: quella di Piazza del Quadrilatero che, con i suoi 2.800 metri quadri, diventa una delle sale museali a cielo aperto più grandi del mondo; enorme, ma accogliente allo stesso tempo. È questo lo spirito di apertura e accoglienza che il progetto Portrait Milano coltiva già dalla sua inaugurazione dello scorso novembre 2022, quando il monumento storico dell’ex Seminario è stato riaperto alla città dopo oltre 30 anni. Portrait Milano, che si ispira alle Persone in ognuna delle sue coniugazioni, non ultima quella artistica, intende onorare nuovamente la promessa di donare alla città dei contenuti e degli spazi di cui nutrirsi e vivere.

Il lavoro di Jimmy Nelson al Portrait Milano potrà essere ammirato gratuitamente da tutti i visitatori, milanesi e ospiti della città, in uno spettacolo magico sia di giorno che di sera. Alle 18:30 di ogni pomeriggio, infatti, le 18 immagini saranno illuminate e si vestiranno di nuovo fascino, assumendo quasi una resa tridimensionale ancora più emozionante e immersiva.

“Portrait of Humanity” è un progetto spin-off della mostra promossa da Comune Milano – Cultura, prodotta da Palazzo Reale e Skira Editore, in collaborazione con la Jimmy Nelson Foundation. Approda nel cuore del Quadrilatero su iniziativa di Portrait Milano, coadiuvato da Beyond The Line (agenzia creativa di consulenza e marketing). Skira, il più antico marchio nell’editoria d’arte internazionale, firma anche l’esclusivo libro-catalogo, dove si legge che “alla base di queste immagini non c’è il senso della scoperta ma quello molto più profondo del dialogo. Le fotografie si fanno voce perché nascono proprio dalle parole, dall’ossessione di Nelson di capire, di entrare in punta di piedi e chiedere permesso”.

L’esposizione al Portrait Milano diventa pertanto introspezione e dialogo generando in modo naturale il quesito: “cosa è un ritratto, secondo te?” che suona come “what does a portrait mean to you?” nella lingua dell’artista.